E' un peccato quando si cerca di sfruttare un argomento commerciale come il poker per trarre profitti con la scarsa qualità. Il seguente film poteva essere il primo film di questa meravigliosa evoluzione del gioco del poker, e invece si conquista la nomea del peggior film di poker di sempre, con una storia lagnosa e poco curata nei dialoghi e nel pathos.
Il primo film di Poker texas hold'em, girato in HD e che per la prima volta porta il gioco di carte più popolare del momento. La storia narra di un giovane giocatore di poker che cresce tra amore per giovani donzelle e Poker texas hold'em.
Il protagonista Alex Stillman (Bret Harrison) ha appena terminato la scuola e, amante dele partitelle di poker con gli amici si connette su un famoso sito di gioco online per partecipare ad un torneo multitavolo (questo film avra' pagato miliardi per tutti i diritti che ha comprato, ma ne parlero' meglio tra poco). Nasce qui un nuovo talento del poker, che come sempre nei casi in cui nasce un genio, il talento si accompagna alla sregolatezza. Il protagonista, non molto disciplinato, in perenne contrasto con i genitori, decide di andare a Las Vegas a giocare il torneo più prestigioso: il World Poker Tour (WPT).
Ovviamente i genitori non vedono di buon occhio l'idea del figlio di andare a Las Vegas e non vedono neanche di buon occhio il fatto che il figlio si stia allontanando dagli studi per giocare a poker.
Il ragazzo per contro è entusiasta di sedersi al tavolo di gioco e sfidare i leggendari personaggi "the magician" esfandiari, "fossilman" raymer, "unabomber" phil laak, "nomercy" mercier e tanti altri.
Ma prima del torneo, tra gli ambienti di gioco ritorna un volto antico nel mondo del poker; fa la comparsa dopo anni di lontananza dal gioco un uomo misterioso, Tommy Vinson, (Burt Reynolds) celebre per aver battuto in un torneo mondiale negli anni 80 Doyle Brunson.
L'uomo, dopo l'ultimatum della moglie (ed essere finito "broke", ossia scannato) si reimmerge in quella che per lui è una "droga" e decide di allenare Alex per portare a galla tutto il suo talento. Alla fine i due si ritroveranno a giocare insieme nel torneo, in cui si potranno osservare alcune scende interessanti e ben legate alle dinamiche di gioco del poker, ma con un finale scontato che uccide quel poco di buono che si è potuto osservare in qualche scena del film.
La storia, circondata anche da vicende d'amore è comunque una commedia e non si unisce alla cerchia dei films degni di nota e che mixano il poker al mondo difficile di uomini duri e di carattere.